“La legge di stabilità? Una vergognosa somma di clientele. Mario Monti? Non tradirà Napolitano. I ostri rapporti con l’Udc? Pessimi. Il Governo Crocetta? Senza maggioranza. I grillini? Non sono più l’antisistema, ma la nuova maggioranza del presidente Crocetta”.

Un Saverio Romano a tutto campo, quello che stamattina, a Palermo, ha parlato alla platea del suo Partito – il Cantiere Popolare- in occasione dei tradizionali auguri di Natale e di fine anno.

La prima ‘botta’ l’ha assestata alla legge di stabilità, voluta dal Governo Monti che, a suo dire, di stabile ha solo le clientele. “E’ stato – ha Romano – un vergognoso assalto alla diligenza. Dentro c’è tutto e il contrario di tutto”.

Una legge da Prima Repubblica, insomma. Da fare concorrenza alle ‘mitiche’ leggi finanziarie dell’allora presidente della commissione Bilancio della Camera dei deputati, Paolo Cirino Pomicino.

Quindi il passaggio sul Governo nazionale dimissionario di Mario Monti. Sarà candidato premier? Si ritirerà con la speranza di farsi eleggere alla presidenza della Repubblica e di continuare somministrare altro spread e altre tasse agl’italiani per fare ‘Grande l’Europa’ (e per continuare a fare ‘ingrassare’ la Germania)?

Dal leader del Cantiere Popolare solo un messaggio: “Monti – ha detto Romano – non tradirà Napolitano”. Traduzione – almeno secondo noi -: Monti non si candiderà premier. Con la speranza di rientrare di ‘sgarrupo’ alla guida del Governo (traduzione per i non siciliani-palermitani: rientrare a tradimento) o, in alternativa, al Quirinale (secondo noi il Professoresi attaccherà al tram, perché non prenderà né l’una, né altra poltrona).

Un passaggio per sul Ppe, sigla che sta per Partito popolare europeo. Un Partito che in Italia non esiste, se è vero che dovrebbe ‘imbarcare’ personaggi tra loro in continua ‘guerra’ come Casini e Berlusconi. Per non parlare della tesi che vede, addirittura, il ‘carnezziere sociale’ Monti leader dei Popolari italiani… Insomma, Il Papa che si iscrive alla Massoneria… Una farsa.

Che succederà in Italia? Casini e la sua Udc, le Acli, un gruppo di transfughi del Pdl e Montezemolo si metteranno insieme per sostenere il ‘tassaiuolo’ Monti. Chi vincerà?

Questo Saverio Romano non l’ha detto. Ve lo diciamo noi: Bersani. Specialmente se ‘chiuderà’ l’accordo con gli ‘Arancioni’ del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e con Antonio Ingoia.

E il Cantiere Popolare che farà? Ovvio: sarà alleato di Angelino Alfano, comunque andranno le cose.

Non sono mancate le precisazioni sulla Regione siciliana. A che punto è la ricomposizione del grande centro? “Fantasie dei giornalisti che, nei giorni di Natale, non sanno che cosa scrivere”. Niente abbracci e baci con l’Udc di Giampiero D’Alia, allora?

“L’Udc – ha detto Romano – pecca ancora di pochezza politica. E presenta, ancora, venature nichiliste”.

E gli accordi a Sala d’Ercole? “Noi – ha detto il leader del Cantiere Popolare – abbiamo difeso un metodo. Formare un blocco per assicurare la funzionalità all’Assemblea regionale siciliana, dal momento che il Governo di Rosario Crocetta, che è stato votato da appena il 14 per cento dei siciliani, non ha una maggioranza d’Aula. Non siano interessati ad altri discorsi. Soprattutto di governo. A Sala d’Ercole siamo e restiamo all’opposizione. Le stampelle del Governo Crocetta vanno cercate altrove”.

Dove? “Tra i grillini – ha detto Romano – che ormai sono nel libro mastro di Crocetta”. Duro l’affondo di Romano sui 15 parlamentari del Movimento 5 Stelle eletti all’Ars: “Ci avevano detto che si sarebbero ridotti le indennità parlamentari e, invece, le intascano per intero. Avevano promesso un’opposizione senza se e senza ma e, invece, sono al Governo. Si sono presentati come l’antisistema e si sono piazzati nella ‘stanza dei bottoni’. Appoggiano Crocetta e cinguettano con l’Udc. Contenti loro…”.