Incontro ieri tra il sindaco e le società proprietarie delle aree oggetto della riqualificazione. Il primo cittadino ha chiesto alcune modifiche al progetto - meno cubatura, più verde e spazi pubblici - ma ha definito «condivisibile l'impostazione complessiva del piano». Starà adesso ai privati trovare gli investitori per realizzare il progetto. Che sarà sottoposto entro ottobre all'assemblea civica, ma solo a scopo consultivo
Corso Martiri, progetto passerà dal Consiglio Privati: «Ok su cubature, ma tempi certi»
Il progetto di riqualificazione di corso Martiri della Libertà passerà al vaglio del Consiglio comunale entro ottobre, ma solo a livello consultivo senza possibilità di modificare il progetto firmato dall’architetto Mario Cucinella per conto dei privati proprietari delle aree interessate. Questi ultimi si sono detti disponibili ad alcune modifiche chieste dall’amministrazione che mirano a diminuire la cubatura da costruire, aumentare la quota di verde e gli spazi a disposizione del pubblico, come gli stalli destinati al Comune nel futuro parcheggio sotterraneo.
Sono questi gli elementi di novità emersi dalla riunione che si è tenuta ieri nella sala giunta di palazzo degli Elefanti a cui hanno partecipato il sindaco Enzo Bianco, l’assessore all’Urbanistica Salvo di Salvo, i privati rappresentanti delle società Parsitalia, Istica, Cecos e Risanamento San Berillo e l’architetto Cucinella. «Le decisioni sono state prese e intendiamo rispettarle – afferma Bianco – anche perché limpostazione complessiva del piano ci sembra condivisibile e di grande qualità urbanistica, ma vogliamo migliorarla a vantaggio della città». La ferita nel cuore della città, tra piazza della Repubblica e la stazione ferroviaria, è aperta da più di 50 anni, da quando lo sventramento del quartiere San Berillo si fermò a seguito delle vicende giudiziarie. Le fosse rimaste in corso Martiri nel tempo si sono riempite di baraccopoli, dove hanno vissuto in condizioni di degrado centinaia di persone, soprattutto di origine bulgara.
Il master plan era stato presentato nel giugno del 2012 dalla passata amministrazione guidata da Raffaele Stancanelli. Ma, al di là dell’allontanamento degli abitanti delle fosse e della recinzione con un nuovo muro, i lavori di riqualificazione non sono mai partiti. È andato lentamente avanti l’iter burocratico che adesso potrebbe subire un’accelerazione. «Occorre non solo costruire, ma generare vita. E questo progetto ha le carte in regola per farlo, anche perché sarebbe per la città loccasione di chiudere una ferita urbanistica sanguinante e contemporaneamente di far ripartire leconomia catanese», ha sottolineato il sindaco. Il nodo attorno a cui la nuova amministrazione ha fatto più resistenza sembra essere quello della cubatura (240mila metri cubi), giudicata eccessiva. In merito a questo, l’amministratore delegato Luca Parnasi, anche a nome degli altri privati, ha spiegato che «non cè pregiudizio se si parte dal presupposto della qualità», proponendo di aprire un tavolo di discussione tra progettisti e tecnici comunali. Quindi Parnasi ha sottolineato la difficoltà più grande: la capacità di trovare investitori, «in particolare internazionali – ha precisato – visto che nel nostro Paese sta venendo a mancare la cultura dello sviluppo immobiliare». Per fare questo i privati chiedono a Bianco «tempi certi per la burocrazia».
La discussione su corso dei Martiri dovrebbe arrivare in Consiglio comunale entro la fine di ottobre. Almeno così ha annunciato Bianco. «Era stato espropriato delle sue prerogative, invece considero un dovere di democrazia civica condividere il più importante progetto urbanistico riguardante Catania con il suo Consiglio comunale: anche se questo non dovrà deliberare potrà dare un importante contributo. Si tratterà – ha concluso il sindaco – naturalmente di una fase consultiva da cui si potranno recepire elementi qualificati da tradurre in proposte urbanistico-sociali».
Il master plan sul nuovo corso Martiri della Libertà