“Quest’anno non vogliamo politici in via D’Amelio, invito tutti i signori che si vogliono candidare alle regionali in Sicilia di non usare la ricorrenza del ventennale per farsi pubblicita’. Se verranno li contesteremo sollevando le nostre agende rosse. Il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha avuto il buon senso di accogliere il mio invito e mi ha fatto sapere, tramite Fabio Granata, che verra’ in forma privata per lasciare un tricolore in via D’Amelio. Un gesto ben accetto”. Lo ha detto Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato assassinato, insieme con gli uomini e le donne della sua scorta, il 19 luglio del 1992 a Palermo, intervenendo alla presentazione del programma del ventennale della strage di via D’Amelio. In allegato la dettagliata intervista che ha rilasciato a LinkSicilia nei giorni scorsi. Intervista che ha fatto molto rumore…
Trattative Stato-mafia: le verità di Salvatore Borsellino
Ragione e intrigo o criminali di Stato?
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