Sedotte e abbandonate? Ribaltiamo la situazione!

Quante volte ci è capitato di cadere nella rete del tipico vitellone italico, rimanendo poi abbandonate al nostro triste destino? E’ un classico: più la donna è fragile e alla ricerca di protezione, più il marpione ha successo.

 

Bando ai discorsi sui rapporti automatizzati, perché siamo così ingenue? Eppure è molto semplice riconoscere questa tipologia, basta far attenzione a cinque elementi basilari:

1) non è necessariamente bello, ma ha carisma e lo usa fin dal primo incontro;

2) è sempre circondato da ragazze che definisce come “ex” o “vecchie amiche”;

3) ha molti  amici (pronti a lanciare nuove sfide) con cui scambia sguardi e risatine;

4) è egocentrico e narciso e tende a diventare un personaggio all’interno del suo gruppo;

5) cerca in tutti i modi di venirti incontro, ovviamente offrendoti la sua piena disponibilità, sfoderando una simpatia studiata a dettaglio.

 

Tenuti a mente questi elementi dovrebbe essere facile individuarli, ma attenzione: il casanova sa sempre come camuffarsi, mettendo in scena la tattica del timido o del disilluso riesce ad intenerire i nostri deboli cuori. C’è poi la categoria che in assoluto preferisco, quella dell’intellettuale degli ultimi anni, le cui vittime preferite sono indubbiamente le matricole . Si aggirano all’interno della facoltà cercando continuamente nuove muse e quando riescono nel loro intento il delirio di onnipotenza ha la meglio. Non è stato difficile trovare testimonianze in merito all’interno della facoltà, considerando che molte mie amiche ne sono state vittime o trofei qual dir si voglia.

 

Serena, studentessa del primo anno di lettere, vittima di uno studente di lingue ci dice: “La cosa più frustrante adesso è l’essere completamente ignorata e vederlo, quando capita, all’opera con altre ragazze”. E ancora Silvia di Scienze della comunicazione: “Posso passare sopra il fatto che si sia preso gioco di me, ma vedere i suoi amici indicarmi e ridere è davvero troppo”.

Già perché elemento fondamentale di questi dongiovanni è vantarsi con gli amici, da veri galantuomini, delle proprie conquiste, magari colorendo il tutto con dettagli e situazioni frutto della loro immaginazione, ma che vogliamo farci…devono tener alto il loro onore.

Mi viene in mente Dante, “Non ti curar di loro ma guarda e passa”, ma non è sempre così facile, anche perché così facendo ci portano via la parte più sincera e limpida della nostra personalità: la fiducia.

 

Dunque, come salvarci? Per rispondere vi trascrivo la dichiarazione di un mio amico, studente del primo anno, vittima di una femme fatale del terzo anno: “Non mi era mai capitata una cosa del genere e dire che di ragazze di “facili costumi” ne ho conosciute tante, ma con questa era tutto diverso. Solo dopo ho scoperto di essere un nome in più nella sua lista”.

 

Ecco la risposta: ribaltiamo la situazione. Perché dobbiamo essere le povere e fragili fanciulle abbandonate?! Perché loro comportandosi così sono dongiovanni e noi donnine?  Non è un discorso sul filone del girl power, ma non è giusto soffrire per questi individui. Dobbiamo smettere persino di prenderli in considerazione e se è possibile ribaltare la situazione, concentrandoci sugli effetti positivi di questi incontri e iniziando a prendere la vita così come viene. E  chissà, magari sono proprio loro le vittime di un ruolo scelto o affibbiato da cui non riescono più ad uscire. Ai posteri l’ardua sentenza.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]