Marta sui tubi: c’è gente che deve dormire

MARTA SUI TUBI
C’è gente che deve dormire
2005
eletric circus
 Il secondo album è quello più difficile nella carriera di un artista – diceva qualcuno. E difficile è stato anche per i Marta sui Tubi che, dopo il convincente debutto folk psichedelico di “Muscoli e Dei” e trasferitisi da Bologna a Milano, superano ad occhi chiusi e a pieni voti la loro personalissima seconda prova. “C’è gente che deve dormire” dunque è il capitolo 2 della saga di Marta per la regia di Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone, stavolta accostati in pianta stabile dalle rullate del batterista Ivan Paolini, ma non solo. Forse sentitisi un po’ soli, soletti in quel dell’esordio discografico, il duo marsalese ha chiamato per questo 2005 almeno un pugno di gran bei nomi del rock italiano: Moltheni , Benvegnù e Gabrielli (Mariposa) ed in più la voce dondolante di Bobby Solo che ricama il finale di “Via Dante”, a rafforzare un disco già stracolmo di spunti musicali.
 
Gli ingredienti del lavoro dei siciliani sono sempre quelli dell’originale marchio di fabbrica: harakiri di chitarre acustiche, sfibrate, malmenate (ma anche accarezzate) a cura di Pipitone e i voli pindarici linguistici dello psicotico cantante Gulino.
La follia carnascialesca delle arrangiature che s’azzuffa con la voce pulita del singer dalla cadenza ormai “continentalizzata” dalla città di Milano (seconda casa dei Marta sui Tubi), sono le due papille con le quali la band osserva la città e la sua realtà.
Il titolo dell’album in questo senso è l’eloquente bizzarra denuncia contro chi dorme e vuole addormentare, ma anche l’ennesimo scioglilingua di Gulino, che racconta delle storie, urlacchiandole (“Via Dante”, “Perché non pensi niente”) chiaccherandole come fosse al telefono (“una donna e la sua semplicità”), sussurrandole commosso (“L’abbandono”, “31 Lune”), o addirittura rappandole (“Amaro Amore”).
 
I Marta sui Tubi hanno il grande merito d’essersi cucito addosso un vestito inconfondibile gia dalle prime cuciture. Lo stile dei siculi è schizoide, indaffarato, efficace, irriverente ma esclusivo.
Ed il binomio finale con la non-sense “La Mia Argenteria” e la cover dei Beatles “Tomorrow Never Knows” ci facilita la vita nell’apostrofarli come efficace realtà musicale dalle mille facce e dai cangianti tratti somatici, ma dalla unica e rara coerenza artistica.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]