Alle Ciminiere, fino a giorno 27, una mostra densa di simboli e significati onirici. Ianua (porta) è il tema che lAssociazione Portarossa propone per un appuntamento annuale ormai consueto. Allinsegna di Giano, dio dei passaggi e dei mutamenti
Ianua, quando larte è una porta aperta
Il 19 Gennaio 2008 alle ore 10.00, in occasione di Habita e Sposa – 7° Salone del Mobile, 4° Salone del Matrimonio, presso gli spazi del Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania, è stata inaugurata la mostra Ianua a cura di Franco De Grazia. Ianua, cioè Porta, è il tema che lAssociazione Portarossa propone per un appuntamento annuale ormai consueto, e che stavolta propone opere di Turi Aquino, Nino Costa, Giacomo Failla, Silvio Marchese, Rino Valenti.
Come nelle precedenti edizioni (Coffee break e In vino veritas), lattenzione degli artisti non è rivolta alloggetto in sé e alle sue funzioni fisiche, ma ai significati simbolici, allegorici ed onirici che esso suggerisce. Anche il titolo della mostra propone qualcosa dallegorico. Infatti ianua nelletimologia rimanda a Giano bifronte, il dio romano degli inizi, materiali e immateriali, che era proposto alle porte e ai ponti, e che esercitava la sua podestà su tutto ciò che riguardava un inizio ma anche una fine e rappresentava ogni forma di passaggio e mutamento.
Con le loro opere tridimensionali, gli artisti hanno voluto rendere concreta la metafora della Porta per offrirla al pubblico.
Silvio Marchese presenta aereoplanini in terracotta, che decollando da unasta in metallo, atterrano su una superficie tridimensionale simile nella forma.
Turi Aquino espone Bifronte: telaio rettangolare bianco in cui sono disposte in senso orizzontale delle bacchette di legno colorato. È unopera aperta dove lo spettatore può vedere cosa sta davanti/dietro allopera.
Giacomo Failla espone un lavoro tridimensionale monocromo. Anche questa è unopera aperta, infatti lo spettatore può attraversarecon lo sguardo lopera grazie a delle fessure circolari.
Anche Dis-Attesa di Nino Costa, collocata sul pavimento, è unopera aperta. Su una lastra metallica è posizionato un omino che vede ciò che gli sta di fronte grazie ad una fessura sul metallo. Lo spettatore può interagire con lopera da entrambi i lati. Sia vedendo assieme allomino ciò che sta oltre lopera oppure mettendosi dalla parte opposta e osservare lomino dalla fessura.
Rino Valenti espone tre lastre di plexiglas poste in senso verticale, poggiate a parete, con tante piccole finestrelle triangolari. Ogni lastra ha una base quadrata illuminata da luce a neon bianca che evidenzia lelemento pieno/vuoto, luce/ombra dellopera. Ironico e un po sarcastico è il titolo che Rino Valenti da al suo lavoro: Portasuocera.
La mostra è visitabile fino al 25 Gennaio 2008 dalle 16.30 alle 21.00, mentre il 26 e 27 Gennaio 2008 lorario dapertura sarà esteso dalle 10.00 alle 22.00.