Siracusa, il Comune deve solo 190mila euro a Open Land La sentenza definitiva sul risarcimento per Fiera del Sud

Ammonta a 190mila euro la somma a cui ha diritto Open Land come risarcimento danni da parte del Comune di Siracusa per i ritardi nella costruzione del centro commerciale Fiera del Sud. Lo ha stabilito oggi, con sentenza definitiva, il Consiglio di giustizia amministrativa, mettendo la parola fine a una telenovela che andava avanti da anni sul piano amministrativo. E che era partita da una maxi richiesta da parte del gruppo Frontino, proprietario di Open Land, pari a 50 milioni di euro. Altro aspetto è quello penale che promette di riservare ancora sorprese, dopo l’arresto del giudice del Cga Giuseppe Mineo, accusato di essere l’anello finale di una rete di corruzione che avebbe avvantaggiato il gruppo Frontino.

Nessun risarcimento milionario, dunque, come chiesto dal privato per il diniego di rilascio della concessione edilizia per la realizzazione del centro commerciale. Il Cga ha riconosciuto un risarcimento danni complessivo di 190mila 140 euro, più gli interessi maturati: 150mila per canoni di locazione, poco più di 40mila euro per maggiori costi di costruzione. Il periodo per il quale è stato riconosciuto il risarcimento danni è stato ridotto a cinque mesi.

Il contenzioso tra Comune di Siracusa e Open Land è stato costellato da colpi di scena e arresti. Dopo la richiesta da 50 milioni di risarcimento da parte della società, il Cga aveva affidato una consulenza al ctu Salvatore Pace, poi arrestato nell’operazione del cosiddetto Sistema Siracusa. Pace, che aveva definito un risarcimento da 27 milioni, sarebbe stato infatti corrotto – per il tramite del pm Giancarlo Longo, arrestato pure lui – al fine di fornire perizie favorevoli alle società del gruppo Frontino, patrocinate dall’avvocato Giuseppe Calafiore. 

Con il cambio di ctu e l’avvento della nuova perita, Marcella Caradonna, presidente dell’ordine dei commercialisti di Milano, la valutazione del risarcimento si abbassa ulteriormente fino a 6,5 milioni di euro. Somma che il Comune di Siracusa inizia a pagare, versando 2,8 milioni di euro nelle casse di Open Land. Ma Legambiente, che in questa storia si è schierata dalla parte del Comune, contesta nuovamente la perizia, sostenendo che alcune voci di spesa sarebbero inspiegabili. Si arriva così alla sentenza definitiva di oggi che riduce il risarcimento a 190mila euro. 

«L’importo – precisa Corrado Giuliano, avvocato dell’associazione ambientalista – andrà detratto dalla somma di 2,8 milioni di euro già versati dal Comune di Siracusa e percepiti indebitamente da Open Land che, malgrado il decreto ingiuntivo del Tribunale di Siracusa del 27 giugno scorso, non ha ancora provveduto alla restituzione del denaro nelle casse della città. Per recuperare tali somme gli avvocati di Legambiente suggeriscono che il Comune proceda immediatamente alla restituzione dei terreni dell’Epipoli ricevuti a titolo compensativo da Open Land e al contempo li sottoponga a sequestro cautelativo a garanzia del credito».


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