Agrigento, revocata presunta gara truccata al Genio Civile Imprenditore non si oppone. Aveva detto: «Pigliai ‘sta cosa»

Prima lo stupore, poi il ritiro in fretta e furia dei verbali e la sospensione della procedura, infine, l’annullamento ufficiale della gara. A distanza di tre mesi dal caso del presunto appalto truccato al Genio civile di Agrigento, documentato in esclusiva da MeridioNews, l’ingegnere capo Duilio Alongi decide di revocare gli atti relativi alla proposta di aggiudicazione dei lavori di consolidamento della viabilità comunale nel Comune di Caltabellotta, in seguito ai danni causati dal maltempo nel 2015. 

La determina è stata firmata il 4 giugno e tra le motivazioni all’origine del provvedimento cita la pubblicazione della notizia e dell’audio – anch’esso divulgato da MeridioNews – in cui si sentono parlare due degli imprenditori che poi avrebbero partecipato alla gara concordare i dettagli delle offerte da presentare, per fare sì che ad aggiudicarsi l’appalto da 350mila euro fosse uno di loro. Il tutto in una fase in cui, in base a quanto previsto dalla normativa, nessuno avrebbe dovuto sapere né di essere stato invitato né tanto meno a quali altre ditte sarebbe stato chiesto di fare un’offerta

A orchestrare la presunta turbativa sarebbe stato l’imprenditore agrigentino Bartolo De Francisci, titolare della BDF Appalti srl, ovvero la società che realmente si è aggiudicata la gara. Stando a quanto da lui dichiarato al collega imprenditore, l’uomo avrebbe beneficiato della possibilità di scegliersi da sé le ditte da invitare. «Ti sono venuto a cercare perché finalmente, dopo un anno che vado appresso all’ingegnere capo Duilio Alongi, pigliai sta cosa», dice De Francisci all’altro imprenditore. Per poi, poco dopo, aggiungere che l’indomani avrebbe dovuto dare «l’elenco» dei partecipanti. Una raccolta di partecipanti che, sempre stando all’imprenditore agrigentino, gli avrebbe comportato spostarsi fuori dalla provincia per venire incontro alle esplicite condizioni ricevute. «Lo avrei chiuso come voglio io in un’ora, ad Agrigento o Favara, ma mi fa “Mi devi fare una cortesia, mi devi nominare il 50 per cento dalla provincia, però il 50 per cento me lo devi dare di fuori”», sottolinea De Francisci, che tuttavia avrebbe usufruito anche di alcuni consigli in merito ai presunti imprenditori fidati da contattare per essere certo di non avere sorprese al momento dell’apertura delle buste. 

Contattato a marzo da MeridioNews, De Francisci si è detto certo di non avere commesso alcuna scorrettezza. «Non è la prima gara che faccio, partecipo a centinaia di gare come queste. Altre volte ho partecipato e non ho vinto. Lei dice che mi ha sentito parlare, non è che ho detto “mi devi fare la busta” o “mi devi fare un ribasso”», ha commentato, aggiungendo che di solito nell’ambiente si può dedurre chi partecipa o meno a una gara, in base ai requisiti tecnici richiesti dal bando. A dichiararsi totalmente estraneo dall’accaduto è invece Alongi. Nonostante sia citato nell’audio da De Francisci e sia il rup della gara di Caltabellotta, l’ingegnere ha assicurato che nessuno avrebbe potuto conoscere gli invitati, rimarcando il fatto di non avere fatto parte della commissione giudicatrice. «Trasmetterò i relativi atti della gara alla Procura, affinché ne vagli l’assoluta regolarità e legittimità e per converso avvii una azione penale nei confronti dei calunniatori e diffamatori», ha dichiarato Alongi poche ore dopo la pubblicazione del pezzo di MeridioNews.

Un invito che i magistrati guidati da Luigi Patronaggio non hanno avuto bisogno di accettare, in quanto la procura di Agrigento ha già aperto un fascicolo per fare luce sulla vicenda. Da fonti vicine a via Mazzini, risulta che le indagini in questi mesi sono andate avanti, con gli inquirenti intenti a ricostruire i dettagli della conversazione tra i due imprenditori e ciò che avrebbe preceduto il colloquio. A ricevere nei giorni scorsi la notifica della revoca della gara è stata anche De Francisci. Nelle quattro settimane precedenti, l’uomo, così come gli altri imprenditori coinvolti, ha scelto di non presentare alcuna memoria o documento da opporre al procedimento di annullamento della gara che aveva vinto


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