Amministrative, M5s in Sicilia: un sindaco e due ballottagi «Aumentiamo voti, ma questa legge elettorale ci penalizza»

Nonostante rimanga in molti casi di gran lunga il primo partito, per il Movimento 5 stelle in Sicilia è stata una tornata elettorale piuttosto deludente, con una eccezione: Ragusa, dove i pentastellati hanno governato negli ultimi cinque anni. Sapevano bene, e lo avevano più volte ripetuto nelle ultime settimane, che i risultati sarebbero stati lontani da quelli delle politiche. «Il confronto – sottolinea il deputato regionale pentastellato, Salvo Siragusa – va fatto con le ultime amministrative. E il dato incoraggiante è che entriamo in quasi tutti i consigli comunali».

E in effetti, l’unico primo cittadino che il Movimento porta a casa al primo turno è Vincenzo Campo, eletto sindaco di Pantelleria. Padre di quattro figli, 47 anni, finanziere. Campo per lungo tempo ha vissuto per esigenze lavorative lontano dall’isola, fino alla scelta di tornare e spendersi per la sua comunità, in qualità di esponente dei Cinquestelle.

Per il resto, il M5S va al ballottaggio soltanto a Ragusa e Acireale. Nel capoluogo ibleo portano a casa un risultato importante dopo la sindacatura di Federico Piccitto, che cinque anni fa arrivò al ballottaggio col 15 per cento e quattromila voti. Questa volta Tringali ottiene seimila preferenze e il 22 per cento dei consensi. Non abbastanza da vincere al primo turno, ma sufficienti per approdare al ballottaggio da primo.

Balzo in avanti anche ad Acireale, dove il Movimento nel 2014 aveva preso poco più di mille voti (il 3 per cento), mentre adesso supera le tremila preferenze (il 12 per cento), centrando la sfida del secondo turno. L’altro dato è che nel 2014 il candidato sindaco aveva ottenuto sostanzialmente gli stessi voti della lista, mentre questa volta Stefano Alì arriva quasi a doppiare i voti di lista (seimila preferenze).

I Cinquestelle, però, si aspettavano qualcosa in più? «Onestamente no – ammette Siragusa – perché sappiamo che rispetto alle Politiche sono dinamiche completamente diverse, anche per cultura del Movimento. E poi questa legge elettorale (solo in Sicilia si vince al primo turno col 40 per cento e non col 50 ndr) non ci aiuta per niente».

Rispetto alla decisione del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di chiudere i porti italiani proprio ieri, mentre migliaia di italiani erano chiamati alle urne, Siragusa taglia corto: «Non penso che la chiusura dei porti abbia influito in alcun senso sull’esito del voto».

Sui social interviene anche Giancarlo Cancelleri, con un lungo post in cui augura buon lavoro ai nuovi eletti: «Cresce la famiglia degli amministratori del MoVimento 5 Stelle con tanti nuovi consiglieri comunali e sindaci. Ci sono nuove sfide, ma soprattutto ci sono le riconferme dove abbiamo amministrato e tutto questo mentre noi ci presentiamo da soli contro armate di decine di liste. Riconfermiamo il nostro buon lavoro andando al ballottaggio a Ragusa con Antonio Tringali e questo conferma che dove governiamo otteniamo la fiducia dei cittadini».

Non manca la vena polemica nei confronti della stampa: «Ovviamente – scrive Cancelleri – per i media abbiamo perso tantissimo consenso, ma questo lo dicono ogni volta che si vota, la realtà è che ogni volta che hanno fatto questa analisi si è sempre rivelata sbagliata alle elezioni successive. C’è una unica verità, che rispetto alle amministrative del 2013 cresciamo e di molto, per gli amanti dei numeri, se volete farlo seriamente, consiglio di analizzare solo quelli».


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