Almaviva, proroga degli ammortizzatori fino a novembre Sindacati divisi, Cgil non firma: «Massacro per lavoratori»

Si è protratto per tutto il giorno l’incontro tra azienda e sindacati nella sede degli industriali a Palermo sulla vertenza Almaviva Contact. Al centro del vertice, le proposte di rilancio del sito siciliano, dove il colosso delle telecomunicazioni occupa circa 3 mila operatori, il cui futuro è ad oggi ancora in bilico. Un confronto, durato oltre dieci ore, che si è concluso con il rinnovo degli ammortizzatori sociali fino al 30 novembre. L’azienda in questa occasione ha reso noto il numero degli esuberi annunciati nelle scorse settimane (724 su 2787 unità), tagli immediatamente riassorbiti, almeno per i prossimi sei mesi, con il ricorso ancora una volta a strumenti di sostegno al reddito. Un ulteriore costo sulle spalle dei lavoratori, con l’auspicio di riuscire a recuperare in questi mesi i volumi delle commesse degli anni precedenti, blindando e consolidando l’attuale perimetro occupazionale

Un accordo, però, che ha accentuato ancora di più la divisione tra i sindacati: la Cgil, infatti, non ha sottoscritto l’accordo bollando il documento come l’ennesimo tentativo di «rendere ancora più precari i lavoratori». «L’incontro di oggi è stato imbarazzante – racconta il segretario provinciale Slc Cgil Maurizio Rosso – l’azienda vuole ignorare l’accordo triennale siglato lo scorso anno che prevedeva a giugno lo stop dei sacrifici per i lavoratori. Questa proposta per noi è irricevibile, un vero massacro. Almaviva, invece, avrebbe dovuto presentare finalmente un piano industriale, prevedere investimento per un esodo volontario incentivato, e trovare un accordo di secondo livello, perché la flessibilità deve essere pagata. Di tutto ciò, invece, non c’è traccia nel piano. Fino a oggi si sono spese belle parole – ha aggiunto – ma è ora di passare ai fatti, e anche il Comune e la Regione devono fare la loro parte».

Di parere opposto, invece, le altre sigle sindacali: «Oggi abbiamo dato seguito all’accordo sottoscritto il 15 maggio all’assessorato alle Attività produttive per la proroga degli ammortizzatori sociali fino a luglio – afferma Rosy Contorno della Uilcom – L’obiettivo è definire in questi mesi un percorso di salvaguardia con Almaviva che si è impegnata a presentare un piano di esodo incentivati in modo tale da poter intervenire in maniera volontaria sull’uscita dei lavoratori. E ci auguriamo che i volumi su Palermo possano crescere fortificando le commesse con i committenti su Palermo, un impegno che la Regione si è assunta». 

Secondo quanto riferisce in una nota l’azienda alle organizzazioni ha proposto un ‘Patto per il lavoro‘, fondato su qualità, efficienza e sostenibilità, diretto a raggiungere l’equilibrio, salvaguardare la continuità occupazionale e consentire il rilancio del sito. Un piano, tuttavia, che non ha convinto tutti, provocando uno scontro tra i sindacati che si è concluso con una spaccatura. La Cgil, infatti, non ha dato il suo benestare bollando il documento come l’ennesimo tentativo di «rendere ancora più precari i lavoratori». 

«Le principali linee di azione del Patto – scrive Almaviva Contact nella nota diffusa oggi – prevedono la crescita progressiva dei volumi di attività; la riduzione programmata degli ammortizzatori sociali (a breve termine non più disponibili per legge), ancora necessari alla gestione non traumatica degli esuberi; il ripristino integrale di tutte le voci retributive, attualmente sospese; l’applicazione di un piano qualità, in linea con quanto già sottoscritto in maniera impegnativa dalle rappresentanze sindacali, per il rilancio dell’efficienza e l’incremento della produttività. Nella sede Almaviva Contact di Palermo – sottolinea l’azienda – l’indice di produttività è inferiore di almeno 13 punti rispetto alla media nazionale. L’allineamento di Palermo al valore medio degli altri centri rappresenta un obiettivo minimo, vitale per puntare all’equilibrio del sito, senza il quale gli sforzi fatti finora non saranno sufficienti a garantirne la competitività».

Per l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano la proposta presentata oggi da Almaviva Contact è «un fatto positivo ma è soprattutto il frutto di un clima di grande collaborazione e dello sforzo di mediazione delle istituzioni. Con il presidente Musumeci – sottolinea Turano – abbiamo costantemente seguito la vicenda e ci siamo adoperati per creare condizioni di confronto e soprattutto di superamento della situazione di crisi. Fondamentale in questo senso è stato l’incontro positivo che ho avuto con Tim che rappresenta una delle grandi commesse del call center. Adesso mi auguro – conclude l’assessore – che la strada del ‘patto per il lavoro’ possa essere interamente percorsa e che il ruolo attivo della Regione siciliana nella mediazione e nella ricerca di soluzioni possa essere sperimentato anche in altre vertenze».


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