Tusa ai Beni culturali? «Ancora nessuna chiamata» Tra scavi e attivismo contro le pale eoliche a mare

Le congratulazioni gli piovono addosso da circa 24 ore, da quando Vittorio Sgarbi ha fatto il suo nome per succedergli al vertice dell’assessorato ai Beni culturali. «Ma sono tutti amici o addetti ai lavori, politici non ne ho sentiti. Tanto meno il presidente Musumeci». Sebastiano Tusa è lusingato dalla possibilità di porsi alla guida del settore in cui si spende da 40 anni. Archeologo e paleontologo, figlio di Vincenzo Tusa (il padre del parco archeologico di Selinunte), tecnico apprezzato sia dai colleghi che dalla politica. In maniera trasversale. Da Soprintendente del Mare della Regione Siciliana ha curato gli scavi a Pantelleria, in Iraq e in Pakistan, così come, più recentemente il recupero dei reperti della prima guerra punica dai fondali di Levanzo e la creazione di percorsi di diving turismo in Sicilia. Non solo studio e ricerca, anche impegno attivo in difesa del Mediterraneo: in prima linea contro il progetto del parco eolico a mare di fronte alla costa tra Gela e Licata, zona ricchissima di reperti archeologici, una battaglia vinta davanti al Tar.

Dottore Tusa, allora c’è davvero condivisione sul suo nome come sostituto di Sgarbi?
«Questo va chiesto a Musumeci, io finora non ho ricevuto nessuna indicazione né da parte sua, né del suo entourage, né da altri esponenti del governo regionale».

Però, al di là di Sgarbi, ha uno sponsor importante come Gianfranco Miccichè. 
«In realtà non ho sentito nemmeno lui, so che è all’estero. Sarebbe ipocrita negare che mi piacerebbe cogliere quest’opportunità nel caso in cui il presidente Musumeci fosse d’accordo».

Sgarbi ha legato il suo nome al progetto della ricostruzione del tempio G di Selinunte, che lei stesso sta seguendo.
«Sì, è probabile che mi veda come una figura di continuità per questa vicenda. Ma Sgarbi aveva fatto il mio nome già quando si era presentato come candidato presidente della Regione. I rapporti tra noi sono consolidati».

Cosa non ha funzionato secondo lei nella breve esperienza di Sgarbi da assessore in Sicilia?
«La sostanziale differenza caratteriale tra lui e Musumeci. Il presidente è una persona concreta, fattiva, di poche parole. Sgarbi invece è vulcanico, ha mille idee, ma ne dice di tutti i colori. In realtà spetterebbe ai tecnici e alle persone di cui si circonda provare ad arginare le sue intemperanze. In ogni caso è una persona dal grande spessore culturale e la Sicilia ci perde con le sue dimissioni».

Quando si è insediato, Sgarbi indicò tra le sue priorità la ricostruzione del tempio G di Selinunte. Anche per lei lo è?
«Non sarebbe la mia prima priorità: si tratta di un progetto importante e se Musumeci sarà d’accordo andremo avanti. Ma la vera priorità è l’adeguamento del sistema museale siciliano agli standard europei. Ci basterebbe tenere bene quello che abbiamo. Altrove i musei e i parchi archeologici sono luoghi dove vanno tutti, non solo gli addetti ai lavori. Dobbiamo trasformare anche i nostri siti in posti dove la gente si diverte, posti che rispondono alle richieste di una platea diversificata».

C’è qualche sito siciliano che sta già attuando questa politica ed è più avanti degli altri?
«Sì, il parco della Valle dei Templi di Agrigento. È ben gestito ed è diventato attrattivo, non è un caso che è stato il primo ad avere l’autonomia finanziaria da parte della Regione. I soldi che incassa rimangono al Parco».

Ma il governo Crocetta, proprio nell’ultimo periodo del mandato, aveva varato una legge per estendere questo sistema anche agli altri parchi. 
«Sì, solo che non è mai stata attuata. È rimasta sulla carta, servono i regolamenti. Selinunte, ad esempio, ne avrebbe grande giovamento. Io, poi, estenderei l’autonomia finanziaria anche ai musei, non solo ai parchi archeologici».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]