Frizzi, quando donò il midollo a giovane siciliana «Aveva promesso di farle da testimone di nozze»

Undici anni appena e una vita appesa a un filo a causa di una leucemia. Valeria Favorito è rinata 18 anni fa grazie ad un trapianto di midollo. Per anni ha cercato il suo angelo, il donatore che le aveva salvato la vita, salvo poi scoprire che si trattava di Fabrizio Frizzi, il noto conduttore televisivo morto questa notte a Roma. «Le mancherà tantissimo – dice Luciano Favorito, padre della giovane oggi trentenne contattato al telefono – Valeria in questo momento è distrutta. Piange da questa mattina, da quando abbiamo appreso la notizia. È stato un fulmine a ciel sereno. In questo momento sappiano solo ciò che ci manca. Fabrizio era diventato uno di famiglia». 

Appena quindici giorni fa Valeria era volata a Roma per incontrare il conduttore. «Mia figlia era felice – racconta papà Luciano – l’aveva voluto incontrare in vista del suo matrimonio, fissato per il prossimo mese di settembre, voleva che lui le facesse da testimone. Era questo il regalo di nozze desiderato. Lui le disse che lo avrebbe fatto se le forze glielo avessero consentito. Purtroppo non è stato in grado di mantenere la promessa». 

Valeria e Fabrizio: le loro vite si sono incrociate per caso nel 2000. Valeria, che all’epoca aveva appena 11 anni, era affetta da una grave forma di leucemia. I medici si accorsero subito che la chemioterapia non sarebbe bastata. La sua vita dipendeva dal trapianto di midollo, ma nessun donatore compatibile in famiglia. «Lei era giunta da noi da pediatria – racconta all’Ansa il dottor Fabio Benedetti, del Reparto di Trapianto del midollo ed ematologia del Policlinico di Verona, il medico che ha eseguito il trapianto – ed era in condizioni gravissime. Tramite il sistema di donazione nazionale sapevamo che c’era un donatore compatibile, ma da Roma non arrivavano risposte perché era sempre impegnato e così mi sono impuntato e ho fatto di tutto per accelerare i tempi». 

«Frizzi – continua Bendetti – quando ha saputo del caso di Valeria è stato grande: anziché seguire la prassi, rinunciando in parte anche alla privacy, anziché i cinque giorni di ricovero tra prelievo e post intervento, si è preso solo 48 ore per procedere con la donazione. Ha donato a Roma ed è tornato immediatamente a lavorare – prosegue – e noi, caso unico nella nostra storia che conta centinaia e centinaia di trapianti, abbiamo fatto l’intervento di domenica». Poi Valeria, guardando la televisione, ha scoperto che quel midollo che le aveva salvato la vita era di Frizzi. «Lo ha raggiunto a bordo campo del Bentegodi, lo stadio di Verona, durante una Partita del cuore – ricorda Benedetti – e lì si sono abbracciati tra le lacrime. Non si staccavano più l’uno dall’altra. Frizzi – aggiunge – è tornato più volte a Verona. Un altro bel momento è stato per i 18 anni di Valeria. Tutti in un locale del centro a festeggiarla e c’era anche lui, quello che lei chiamava il suo fratello più grande, mentre per Frizzi lei era la sorellina». 

E Fabrizio, ricorda Luciano Favorito, aveva raggiunto Valeria anche due anni fa, durante un ricovero per una ricaduta. Il 3 giugno del 2012, il presentatore ha ricevuto la cittadinanza onoraria da parte del comune di Erice, città di origine di Valeria Favorito.


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Valeria Favorito è viva grazie alla donazione del presentatore, 18 anni fa. «Fabrizio era diventato uno di famiglia. Mia figlia - racconta papà Luciano - l’aveva voluto incontrare in vista del suo matrimonio, fissato per il prossimo mese di settembre, voleva che lui le facesse da testimone. Purtroppo non è stato in grado di mantenere la promessa»

Valeria Favorito è viva grazie alla donazione del presentatore, 18 anni fa. «Fabrizio era diventato uno di famiglia. Mia figlia - racconta papà Luciano - l’aveva voluto incontrare in vista del suo matrimonio, fissato per il prossimo mese di settembre, voleva che lui le facesse da testimone. Purtroppo non è stato in grado di mantenere la promessa»

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