È stato candidato alle Regionali, nonostante le segnalazioni arrivate allo staff del Movimento 5 stelle. Adesso l'imprenditore agrigentino è stato condannato insieme al fratello, coinvolto nella stessa vicenda. Dai lavoratori avrebbe preteso la restituzione di parte dello stipendio
M5s, ex candidato La Gaipa patteggia due anni Condannato per estorsione ai suoi dipendenti
Due anni di reclusione con la condizionale. È questa la pena che ha patteggiato l’imprenditore del settore del turismo agrigentino Fabrizio La Gaipa. Il 42enne, in passato presidente del consorzio turistico Valle dei Templi, attualmente titolare dell’albergo Costa Azzurra Museum e primo dei non eletti all’Ars con il Movimento 5 stelle alle elezioni regionali, è stato accusato di estorsione ai suoi dipendenti di un hotel, sul litorale agrigentino di San Leone, dai quali avrebbe preteso, dietro la minaccia del licenziamento, la restituzione di una parte dello stipendio versato in busta paga.
Il gip di Agrigento, Alessandra Vella, ha condannato a un anno e 8 mesi – sempre con il patteggiamento – anche il fratello dell’imprenditore, Salvatore, 46 anni, coinvolto nella stessa vicenda. L’accordo processuale era stato raggiunto dai difensori, gli avvocati Diego Galluzzo e Calogero Petix, e il pubblico ministero Gloria Andreoli. Intanto sono stati dissequestrati i computer e i documenti che la polizia aveva acquisito il giorno dell’arresto, il 14 novembre scorso.
Ad accusare i fratelli La Gaipa sono stati i tre dipendenti offesi dal reato che hanno offerto anche riscontri documentali e registrazioni oltre alle loro dichiarazioni accusatorie. Gli stessi hanno poi confermato la propria versione anche nel corso di un incidente probatorio. In particolare, uno di loro ha consegnato alla polizia anche una conversazione registrata nella quale si sente l’attivista del Movimento 5 stelle discutere con il dipendente di modalità e cifre della restituzione di oltre un terzo dello stipendio che veniva formalmente erogato.