Musumeci-Crocetta, cordiale scambio di consegne Deposte le armi, breve siparietto e scambio di libri

Uno scambio di doni e di battute reciproco, dai toni cordiali e con un breve siparietto. Così si sono salutati stamattina l’ex governatore della Regione siciliana Rosario Crocetta, fulcro del governo di centrosinistra passato alla storia e il successore, Nello Musumeci, che riapre dopo otto anni, ad una guida del centrodestra in Sicilia. Una folla di presenti ha invaso la sala Alessi di Palazzo d’Orleans al punto di preoccupare gli addetti alla sicurezza: «Non possono entrare più 150 persone», hanno spiegato in difficoltà ai giornalisti, ma per l’ occasione ve ne sono entrati molti di più. 

Poche significative battute tra i due politici che negli ultimi cinque anni si sono duramente scontrati nell’aula di palazzo dei Normanni, fin dal 2012, quando Crocetta vinse la competizione elettorale, in seguito alla spaccatura nel centrodestra. I due governatori è sembrato che oggi abbiano deposto le armi e forse avviato quel disgelo che potrebbe portare al ritiro di una querela che Musumeci aveva sporto nei confronti del suo avversario proprio nella precedente stagione politica, quando il candidato di Gela aveva sostenuto che il suo avversario avrebbe preso i voti di Cosa nostra. Un momento di distensione, dunque, ha fatto passare in buon ordine i profondi diverbi tra i due. 

In occasione della cerimonia di insediamento l’ex governatore ha regalato al suo successore il Viaggio in Sicilia di Goethe che Musumeci ha mostrato di gradire – «Goethe è stato il primo che ha coraggiosamente riconosciuto che l’Italia senza la Sicilia conta meno» – ha detto ringraziando e ha ricambiato con cinque volumi dello scrittore Oscar Wilde. Tra i titoli L’importanza di chiamarsi Ernesto. Soddisfatto Crocetta: «Ieri abbiamo discusso anche dell’importanza di chiamarsi onesto», ha detto divertito. «Conoscendo il temperamento trasgressivo di Crocetta – ha aggiunto scherzando Musumeci – avevo pensato a Pasolini, ma poi ho lasciato perdere perché ho immaginato che doveva averli tutti i suoi scritti». Musumeci ha anche consegnato un volume che raccoglie le foto «del nostro conterraneo Luigi Pirandello. Lei Crocetta – ha aggiunto – assomiglia proprio a un personaggio scappato dalla pagine di Pirandello. Ne possa ottenere ispirazione ulteriore nel suo percorso politico». «Non so se il mio futuro sarà in politica», ha risposto l’ex avversario.

E sul fronte dei contenuti il nuovo governatore ha voluto mettere l’ accento sul cambio di passo che intende attuare a partire da oggi. La prima questione quella degli impresentabili. «Sui deputati indagati darò un nuovo stile, ci sarà un cambiamento rispetto agli ultimi 70 anni – ha detto – sono una persona credibile e voglio mettere sul tavolo questa mia credibilità frutto di una vita trasparente». Durante la cerimonia di insediamento un saluto è stato rivolto ai sindaci siciliani, alcuni dei quali presenti insieme al presidente dell’Anci Leoluca Orlando: «Ai sindaci vorrei rivolgere un particolare saluto: restano il primo presidio nel territorio, con loro ci dobbiamo confrontare senza demagogia sulle cose che possono essere fatte», ha precisato il nuovo governatore. 

La prima emergenza sarà però quella dei conti pubblici, su cui l’assessore designato Gaetano Armao aveva suggerito un assestamento del bilancio, da approvare insieme all’indispensabile esercizio provvisorio che andrà a coprire con molte probabilità tre mesi, per l approvazione dei documenti finanziari prima delle elezioni nazionali. «Ho già incontrato ieri il ragioniere generale della Regione, con il quale insieme ad Armao e al direttore dei fondi comunitari abbiamo fatto il punto della situazione. Inutile non dire che la condizione finanziaria della Regione è assai grave, però abbiamo il dovere di programmare le prime essenziali iniziative». 

«La cassa chiude agli inizi di dicembre – ha aggiunto – non abbiamo ancora un bilancio, non è stato adottato il documento di programmazione economica finanziaria. Ci troveremo a lavorare nei prossimi giorni per curare intanto lo strumento finanziario». Infine sulla giunta di governo, ha smentito le voci di corridoio. «Leggo di toto-nomine e toto-assessori: quello che è stato scritto finora è tutto falso. Voglio lanciare un nuovo stile – ha detto ai giornalisti – lasciate lavorare il presidente in silenzio, sarò io stesso a comunicarvi la squadra». 

Ieri sera, come spiegato dai Musumeci e Crcoetta, i due si sono visti in un incontro riservato. «È durato parecchio tempo – ha detto Crocetta – abbiamo fatto il punto con alcuni dirigenti della Regione. Resto a disposizione nei primi tempi per ogni forma di chiarimento». Qualche risata ha suscitato il saluto di Musumeci al suo predecessore – «buon riposo» -, con Crocetta che si è affrettato a precisare: «Mi prendo solo 15 giorni di ferie, non vado a coltivare la marijuana in campagna come aveva annunciato il mio predecessore», con riferimento all’intervista che Raffaele Lombardo rilascio alla trasmissione radio La Zanzara.

Presenti alla cerimonia anche alcuni dei familiari di Musumeci, i due figli e una delle nipoti, che il presidente ha ringraziato in pubblico per il loro sostegno. La squadra di coloro i cui nomi circolano come possibili assessori della sua giunta, tra questi Gaetano Armao, Roberto Lagalla, Mimmo Turano ed Ester Bonafede.


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