Regionali, il risiko di sala d’Ercole è fatto Un esercito di candidati per i 62 scranni

Les jeux sont fait. Dopo il rush finale per chiudere e presentare le liste, non resta che andare a caccia di voti. Pochi scranni, dopo la sforbiciata di venti deputati per effetto della spending review. Sessantadue in tutto i consiglieri regionali che saranno eletti nella prossima Assemblea, ai quali si aggiungerà il prossimo presidente della Regione e il primo sconfitto nella corsa verso palazzo d’Orleans, insieme ai sei indicati nel listino regionale del nuovo governatore.

Sedici in tutto saranno gli eletti nel collegio di Palermo, tredici in quello di Catania, otto a Messina, sei ad Agrigento, cinque rispettivamente a Trapani e Siracusa, quattro a Ragusa, tre a Caltanissetta, due a Enna. Per una pletora di candidati che inevitabilmente comporterà la fuoriuscita di numerosi big. A Palermo a correre per uno dei sedici scranni saranno, tra gli altri, gli uscenti Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa (M55); Pino Apprendi, Luigi Carollo, Claudio Fava, Mariella Maggio, Ottavio Navarra (Cento Passi); Valeria Grasso, Aurelio Scavone, Giuseppe Ferrarello, Salvatore Zuccaro, Tony Sala, Tonino Russo (Micari Presidente); Alice Anselmo, Antonello Cracolici, Giuseppe Lupo (Pd); Carmencita Mangano e Mario Latteri (Centristi); Alessandro Aricò (Diventerà bellissima); Gianfranco Miccichè, Giuseppe Milazzo, Riccardo Savona, Salvatore Lentini, Marianna Caronia (Forza Italia); Vincenzo Figuccia, Pietro Alongi, Armando Aulicino (Udc); Giovanni Di Giacinto, Salvatore Lo Giudice, Edy Tamajo (Pdr-Sicilia Futura); Roberto Lagalla, Salvatore Cordaro, Roberto Saverio Clemente (Popolari e Autonomisti). 

Candidata nel collegio di Palermo Valeria Sudano (Pd), inizialmente non in corsa (infatti non compete a Catania, dove invece sostiene Luca Sammartino) e inserita nel listino. Nella lista di Forza Italia trovano posto un Onofrio Figuccia detto Vincenzo (il vero Vincenzo Figuccia, ex forzista, corre invece nelle file dell’Udc di Cesa) e Pietro Garonna detto Armao, dopo la rinuncia alla candidatura da parte del vicepresidente designato da Musumeci, Gaetano Armao, per via del mancato inserimento nel listino regionale.

In corsa per i tredici scranni del collegio di Catania sono invece, tra gli altri, Gianina Ciancio, Francesco Cappello, Angela Foti, Jose Marano (M5s); Vittorio Bertone, Danilo Festa, Valerio Marletta (Cento Passi); Anthony Barbagallo, Luca Sammartino, Angelo Villari (Pd); Nicola D’Agostino, Carmelo Coppolino, Agatino Lanzafame (Sicilia Futura); Marco Forzese (Centristi); Antonino Venturino, Giuseppe Caudo (Micari presidente); Giuseppe Arena, Antonino Musumeci, Giuseppe Zitelli (Diventerà bellissima); Marco Falcone, Alfio Papale, Riccardo Pellegrino (Forza Italia); Alfio Barbagallo, Roberta Musumeci (Udc).

Sono otto complessivamente le poltrone a sala d’Ercole riservate agli eletti nel Messinese. In lizza per uno scranno, tra gli altri, Valentina Zafarana, Leonardo Russo, Francesco Mazzeo (M5s); Raffaella Campo (Cento Passi); Giuseppe Laccoto (Pd); Giovanni Ardizzone (Centristi); Marcello Greco, Giuseppe Picciolo (Pdr-Sicilia Futura); Rosario Crocetta, Aurora Notarianni (Micari presidente); Santi Formica, Luigi Genovese, Antonino Germanà, Bernadette Felice Grasso (Forza Italia); Cateno De Luca, Danilo Lo Giudice (Sicilia Vera-Udc); Santo Catalano, Roberto Corona (Popolari e autonomisti).

Sei scranni ad Agrigento, dove tra i big a competere c’è l’uscente Matteo Mangiacavallo per i Cinquestelle; Giorgio Gallo (Cento Passi); Maria Lo Bello e Giovanni Panepinto (Pd); Michele Cimino e Salvatore Cascio (Pdr-Sicilia Futura); Vincenzo Fontana (Centristi); Giuseppe Cacciatore (Micari presidente); Riccardo Gallo Afflitto e Giuseppe Federico (Forza Italia); Gaetano Cani, Margherita La Rocca Ruvolo, Salvatore Iacolino (Udc); Roberto Di Mauro, Roberto Lagalla (Popolari e Autonomisti); Giusi Savarino (Diventerà Bellissima).

Cinque scranni ciascuno rispettivamente nei collegi di Siracusa e Trapani, dove in corsa si trovano nella provincia aretusea Stefano Zito (M5S); Annalisa Stancanelli (Cento Passi); Luna Stella Sole (Siciliani Liberi); Paolo Amenta, Giovanni Cafeo, Bruno Marziano (Pd); Vincenzo Vinciullo (Ap-Centristi); Pippo Sorbello e Giambattista Coltraro (Udc); Pippo Gennuso (Popolari e Autonomisti). Cinque scranni anche a Trapani, dove in corsa c’è Sergio Tancredi (M5S); Massimo Fundarò (Cento Passi); Baldo Gucciardi, Paolo Ruggirello, Giacomo Tranchida (Pd); Giacomo Scala e Nino Oddo (Pdr-Sicilia Futura); Giovanni La Via (Ap); Giovanni Lo Sciuto, Toni Scilla, Stefano Pellegrino (Forza Italia); Mimmo Turano (Udc); Roberto Lagalla (Popolari e Autonomisti).

Quattro saranno invece gli eletti a Ragusa, dove in lizza si trovano l’uscente Vanessa Ferreri (M5s); Ciccio Aiello (Cento Passi); Pippo Digiacomo, Nello Dipasquale (Pd); Giovanni Mauro, Orazio Ragusa (Forza Italia); Mariano Ferro (Popolari e Autonomisti); Giorgio Assenza (Diventerà Bellissima). Appena tre scranni a Caltanissetta, dove in corsa c’è il candidato pentastellato alla presidenza, Giancarlo Cancelleri; Giuseppe Arancio (Pd); Gianluca Miccichè (Pdr-Sicilia Futura); Giuseppe Federico (Forza Italia); Angelo Bellina (Popolari e Autonomisti). Saranno in due, infine, i deputati eletti nell’Ennese, dove a sorpresa a ritirare la candidatura è stato il sindaco di Troina, Sebastiano Venezia. In corsa per il Pd Mario Alloro e Luisa Lantieri, Elena Pagana e Giampiero Alfarini per i cinquestelle, Gaetana Palermo e Armando Glorioso (Forza Italia) e Giuseppe Cuccì (Popolari e Autonomisti).


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