Autostrada Catania-Ragusa, gli alberi verranno tolti In un mese relazione al Cipe. Lavori entro fine anno?

Sul sito del ministero dei Trasporti ci sono ancora i documenti con le stime iniziali, quelle secondo cui i lavori per la costruzione dell’autostrada Catania-Ragusa sarebbero dovuti partire il 31 luglio, cioè tra venti giorni. Così non sarà, ma questo era chiaro da diverso tempo. Ieri, però, un passo avanti è stato fatto: si è chiusa la conferenza dei servizi, a cui hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti (il privato che dovrà costruire, la Regione, le Soprintendenze di Ragusa, Catania e Siracusa e diversi sindaci). Un problema – quello del boschetto nella zona di Chiaramonte catalogato a tutela 3 e su cui quindi nessun intervento di modifica poteva essere previsto – sembrerebbe risolto. Ma altri nodi, sempre legati al piano paesaggistico, rimangono da sciogliere. 

Quello che è certo è che sono state date tre settimane di tempo ai soprintendenti di Ragusa e Siracusa per esprimere alcuni pareri mancanti, per far sì che il presidente della conferenza, Giovanni Proietti, possa inviare la relazione finale entro un mese al Cipe. «Se queste scadenze venissero rispettate – spiega il dirigente regionale ai Trasporti, Fulvio Bellomo – entro settembre potrebbe essere avviata la cantierabilità, cioè l’allestimento dei cantieri, ed entro fine anno partirebbero i lavori». Per accelerare, il governatore Rosario Crocetta valuta la possibilità di convocare i soprintendenti. «Ho segnalato al presidente la necessità di fare in fretta per non perdere il treno del Cipe», sottolinea il nuovo assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Bosco. 

L’autostrada Catania-Ragusa sarà lunga 68,66 chilometri e seguirà il percorso di due Statali, trasformandole a doppia corsia: 39 chilometri saranno lungo la strada statale 514, dall’area di Ragusa all’attuale innesto con la statale 194. Da qui altri altri 29 chilometri fino all’abitato di Carlentini. Dove si collegherà con l’autostrada A18. A sud invece il collegamento sarà con la statale 115. In totale, lungo i 69 chilometri, verranno realizzati dieci svincoli. L’opera sarà divisa in otto lotti funzionali. 

Nelle settimane scorse si è acceso il dibattito attorno a un boschetto tra Ragusa e Chiaramonte Gulfi, soggetto a tutela 3, che avrebbe rallentato l’approvazione del progetto. Alla conferenza dei servizi di ieri il nodo è stato risolto: gli alberi verranno tolti e collocati da un’altra parte. «Il problema degli alberi è un non problema – spiega il soprintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto -. Abbiamo fatto un sopralluogo il 3 luglio insieme ai tecnici del corpo forestale e alla società, che ha dato esito positivo nel senso che si può superare questo ostacolo, non ci sono i limiti di legge per dire che quella è un’area boschiva e abbiamo già mandato il verbale a Palermo. Non vuol dire che gli alberi si possano abbattere, ma non ci sono i numeri per dire che quell’area (inferiore a diecimila metri quadrati) sia un bosco, non solo per le dimensioni ma anche perché gli alberi presenti non sono riconducibili ad essenze boschive. Nel verbale abbiamo scritto questo e l’assessorato ora dovrebbe provvedere a svincolare quell’area con un decreto». 

A Rizzuto e al collega di Siracusa restano adesso tre settimane di tempo per concludere l’iter. «Nelle ultime settimane – aggiunge il soprintendente ragusano – abbiamo fatto tanti sopralluoghi su alcune aree di tutela 3 insieme ai tecnici della forestale e della società e abbiamo preso parte ad un tavolo tecnico in assessorato Territorio e Ambiente. Abbiamo chiesto altre tre settimane di tempo per concludere l’iter istruttorio e per i provvedimenti che il dipartimento per i beni culturali ci deve notificare. Relativamente all’ultima elaborazione del progetto, abbiamo riscontrato che alcune criticità sono state superate grazie ad una variante, e faccio riferimento soprattutto ai problemi sorti a seguito degli scavi archeologici preventivi effettuati nella zona di Castiglione, a Ragusa». 

Durante l’incontro di ieri i sindaci di Lentini, Chiaramonte e Francofonte, Saverio Bosco, Sebastiano Gurrieri e Salvatore Palermo, sono intervenuti per ricordare le decine di persone che hanno perso la vita negli ultimi anni in incidenti stradali lungo l’attuale strada statale. 


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