Gli agenti del locale commissariato stanno eseguendo cinque provvedimenti restrittivi nei confronti dei componenti della banda che a ottobre scorso rubò all'interno di un autoparco di proprietà di una ditta edile. L'inchiesta è stata ribattezzata Guado, per via dell'attraversamento del fiume Asinara durante la fuga
Noto, cinque arresti per furto di mezzi a impresa Tentativo di estorsione tramite cavallo di ritorno
La polizia del commissariato di Noto sta eseguendo cinque ordinanze di misure cautelari – delle quali quattro in carcere e una ai domiciliari – su disposizione del tribunale di Siracusa. L’accusa per gli indagati è di furto aggravato in concorso.
L’inchiesta – denominata Guado, per via dell’attraversamento del fiume Asinara durante il compimento del reato – ha fatto luce su un colpo effettuato, a ottobre dello scorso anno, all’interno del parco automezzi di un’azienda edile di Noto per un valore di oltre centomila euro. Dopo aver forzato il cancello d’ingresso, i malviventi a essere portati si impossessavano di un autocarro, un carrello elevatore, il motore di una macchina perforatrice, una pompa idraulica e varie attrezzature edilizie,
Secondo gli inquirenti, il gruppo, che è stato incastrato dal sistema di videosorveglianza, avrebbe avuto come obiettivo un’estorsione con il meccanismo del cavallo di ritorno.
I nomi degli arrestati:
Daniele Mirmina Spatalucente (classe 1989), di Noto, già conosciuto alle forze di polizia già sottoposto ai domiciliari per ricettazione aggravata;
Fabrizio Bonfanti (classe 1972), di Noto, già conosciuto alle forze di polizia;
Davide Cannata (classe 1983), di Noto, già conosciuto alle forze di polizia;
Rosario Stella (classe 1975), avolese, già conosciuto alle forze di polizia
Alessandro Monaco (classe 1991), di Noto, incensurato (arresti domiciliari).