Il 19enne Luigi Bruno era uscito dal carcere appena dieci giorni fa. Ieri pomeriggio, insieme ad altre quattro persone, si è reso responsabile di una nuova aggressione ai danni di un 38enne, colpevole di non volere cedere gratuitamente gli occhiali che vende. La vittima ha riportato la frattura del setto nasale
Messina, ambulante pestato da comitiva su bus Tra loro uno degli arrestati per la rissa al locale
Meno di un mese dopo il suo arresto per l’aggressione ai danni del 29enne in via Garibaldi a Messina e a soli dieci giorni dalla scarcerazione disposta dal tribunale della libertà, uno dei ragazzi finito in manette per il pestaggio dell’uomo è stato nuovamente arrestato. Si tratta del 19enne Luigi Bruno che insieme a due ragazzi di 15 e 16 anni è stato fermato ieri pomeriggio alle 15,30 dagli agenti della sezione Volanti al culmine di una violenza che li ha visti protagonisti insieme ad altri due ragazzi.
Vittima del branco, un venditore ambulante di 38 anni che viaggiava a bordo dell’autobus 79 lungo la litoranea nord. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il venditore si trovava nella parte posteriore del bus quando è stato accerchiato dai cinque ragazzi che gli hanno intimato di dare loro gli occhiali che vendeva senza pagarlo. Solo grazie alla resistenza opposta dal 38enne, i ragazzi non sono riusciti nel loro intento. Immediato l’intervento anche dell’autista del mezzo, che ha piantato i freni fermando il bus e consentendo ai poliziotti, nel frattempo allertati da una telefonata al 113, di arrivare sul posto e arrestare tre dei cinque responsabili. Sono accusati di tentata rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate.
I due minori sono stati portati al centro di prima accoglienza di viale Europa, mentre Bruno è stato trasferito nel carcere di Gazzi. Il 38enne venditore ambulante ha riportato la frattura del setto nasale. Guarirà in 30 giorni.
Come detto, Bruno era tornato in libertà solo da dieci giorni. A causare la lite, poi degenerata in aggressione, era stato il mancato rispetto della fila davanti alla porta del bagno, in un locale della movida messinese. La vittima era stata lasciata a terra priva di sensi e sanguinante, e ha riportato varie fratture e un trauma cranico. A incastrare il branco e a permetterne l’arresto da parte della squadra mobile erano stati i filmati delle telecamere di sorveglianza dei locali di fronte ai quali è avvenuto il pestaggio.