Portorosa, armi in un’imbarcazione ormeggiata Sotto osservazione i viaggi del 45enne proprietario

Un fucile, due pistole e un pugnale. Un piccolo arsenale quello scoperto dai carabinieri del nucleo radiomobile di Barcellona a bordo di un caicco (una barca solitamente a due alberi) ormeggiato a Portorosa, località turistica in provincia di Messina, tra il golfo di Patti e quello di Tindari. Imbarcazione di proprietà del 45enne Carmelo Recupero. 

E proprio da questo porticciolo, da qualche tempo l’uomo si spostava per viaggi turistici, o almeno così sembrava. I movimenti dell’uomo non sono sfuggiti all’occhio attento dei carabinieri che lo hanno pedinato e seguito anche nei suoi spostamenti con la barca. Ieri mattina è scattato il blitz. 

I carabinieri hanno prima perquisito la casa di Recupero, poi l’imbarcazione. Con il supporto di unità cinofile di Palermo, è stato controllato palmo a palmo il caicco e nella stiva hanno trovato un fucile di fabbricazione artigianale di una ditta italiana che fabbricava armi all’inizio del 900. E ancora due pistole ad avancarica di natura artigianale di pregio artistico, un pugnale in stile scimitarra e degli scovolini per la pulizia del fucile. 

Il sospetto che ha spinto i militari a effettuare il controllo è che i viaggi di Recupero non fossero turistici. Adesso le indagini proseguono per chiarire il perché quelle armi fossero sulla barca e se fossero destinate a qualcuno. Pistole e fucili verranno esaminati dai Ris per verificarne l’offensività. Carmelo Recupero si trova adesso alla casa circondariale di Barcellona. È accusato di detenzione di armi comuni da sparo, detenzione di arma bianca e arma clandestina.


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