Delrio sposa la collaborazione tra Messina e Reggio Accorinti: «Agenzia di mobilità sarà il nostro ponte»

«Appoggio pienamente l’idea di un’agenzia di mobilità integrata sullo Stretto». Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture e i trasporti Graziano Delrio, arrivato a Messina per incontrare i rappresentanti del comparto marittimo. E la soddisfazione sul volto del sindaco peloritano Renato Accorinti è stata palese. «Con il ministro abbiamo già in programma un tavolo per parlare di mobilità integrata tra Messina e Reggio Calabria – ha detto il primo cittadino peloritano -. Questo è il nostro ponte, un collegamento stabile tra le due sponde che consentirà anche di far arrivare più messinesi all’aeroporto di Reggio». 

Il rappresentante del governo Gentiloni non si è sottratto alle domande dei giornalisti e ha sottolineato come la proposta di «un’agenzia per creare un sistema di mobilità integrata sia il lavoro giusto da fare». Da settimane i sindaci di Messina e Reggio Calabria, insieme ai rispettivi assessori alla Mobilità, sono al lavoro per presentare al governo nazionale la proposta di un organismo, con personalità giuridica e autonomia finanziaria, che si occupi di creare una rete di collegamenti via mare per unire l’area metropolitana dello Stretto. Con sistemi che consentano a chi parte da Messina con lo stesso biglietto di usare il trasporto pubblico locale a Messina, il mezzo navale e poi gli autobus a Reggio. In tal senso si colloca anche l’accordo strappato ad Alitalia che non abbandonerà lo scalo reggino del Tito Minniti come aveva annunciato. Lo stop ai voli sarebbe dovuto cominciare proprio oggi e invece da giovedì riprenderanno i collegamenti aerei con Roma e Milano. Fino ad aprile verrà garantito un volo giornaliero. «Sono fiducioso che con il piano di investimenti che abbiamo fatto a livello governativo arriverà un numero maggiore di voli, rispetto a quelli che c’erano in precedenza», ha aggiunto. 

Il ministro ha poi ribadito che la questione della sede dell’Autorità portuale sarebbe solo un falso problema «perché si tratta di un consiglio di amministrazione di cinque o sei persone, ma non c’è competizione o dominio. Si possono riunire da una parte o dall’altra. I porti – ha continuato – devono cooperare per offrire un servizio migliore». Sulla possibile perdita di risorse finanziarie da parte dei porti di Messina e Reggio a favore di Gioia Tauro, ha poi chiarito che «i fondi che guadagna Messina restano su Messina. I piani regolatori portuali e quelli di investimento vengono dalla regione di pertinenza. E ricordo che le Autorità portuali dipendono dallo Stato, che decide come vengono spesi i soldi. Noi abbiamo dato come indicazione – ha concluso – che chi guadagna poi reimpiega sul proprio territorio le risorse». A tal proposito è stata firmata la proroga fino a giugno per l’autonomia finanziaria per Messina e Milazzo con il regime di proroga che dovrebbe andare avanti almeno fino a fine anno.


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