Messina, donne convinte ad abortire in studi privati I due medici condannati a sei anni e al risarcimento

Si chiude con la condanna a sei anni e sei mesi per Giovanni Cocivera, e a sei anni per il collega Giuseppe Luppino, il processo in abbreviato per i due medici di Messina arrestati l’11 maggio 2016 e accusati di aver convinto delle donne ad effettuare interruzioni di gravidanza in studio privato e a pagamento. 

La gup Monia De Francesco ha parzialmente accolto le richieste della Procura di Messina che l’8 febbraio scorso – attraverso la sostituta Roberta La Speme – aveva chiesto la condanna a 6 anni e 8 mesi per Cocivera e 5 anni per Luppino. La giudice ha anche disposto il risarcimento per le parti civili. 

I due medici, fermati dalla squadra mobile e dalla sezione della polizia stradale di Messina, incontravano le loro vittime nelle aziende ospedaliere cittadine dove lavorano. Approfittando del ruolo di ginecologo e anestesista, avrebbero ingannato alcune donne sostenendo che un intervento in ospedale non fosse possibile, per mancanza di posti disponibili e per lunghissime liste di attesa. Lo studio privato e a pagamento veniva così presentato come l’unica strada percorribile. 

Le accuse contestate ai due medici erano di peculato e concussione oltre a illecita interruzione di gravidanza. Cocivera, ex consigliere comunale, era dirigente medico del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Piemonte-Papardo, mentre Luppino, anestesista, era primario del reparto di anestesia del Piemonte-Papardo. I due medici hanno risarcito le rispettive aziende ospedaliere, sia le parti offese.


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