Vittoria, visita di Crocetta dopo il rogo dei tir Vittima: «Sono il più cretino o il più onesto»

«Il sistema degli autotrasporti in Sicilia è controllato dalla mafia, da Cosa nostra, dalla Stidda, dalla Ndrangheta e dalla Camorra che sono collegate». Rosario Crocetta approda a Vittoria, dove nella notte tra il 17 e il 18 febbraio sono state appiccate le fiamme a quattro tir del consorzio Caair. Su uno dei mezzi dormiva un autostrasportatore che è rimasto gravemente ustionato e si trova ricoverato all’ospedale Cannizzaro. 

Stamattina è stato presente anche il titolare della ditta che ha subito il rogo, Giuseppe Biundo. «È da tre giorni – ha detto – che mi faccio la stessa domanda: perché? E non so trovare una risposta perché io non ho ricevuto una telefonata, un messaggio, una minaccia. È da trent’anni che ho avviato quest’attività, ho trenta operai tutti in regola. Ha dato fastidio forse quest’azienda così virtuosa? Le istituzioni ci stiano vicine e che ci aiutino a capire. L’ho detto al sindaco in prefettura: dice che siamo stati in due a denunciare, ma in tutta la provincia ci sono sei persone che hanno subito queste cose. Mi sono ribellato io forse perché sono il più cretino o il più onesto». 

Quindi Biundo ha affrontato il problema dell’indebitamento. «Crocetta ha anche parlato della difficoltà di accedere a prestiti e finanziamenti – ha aggiunto – e del fatto che alla fine, per garantire l’annata ci si affidi a intermediari senza scrupoli finendo indebitati, perché i prezzi di vendita non riescono a coprire nemmeno i costi di produzione. Ho chiesto all’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici di istituire il prestito d’annata proprio per fare pronte a queste esigenze».


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