G7 a Taormina, le critiche del Cutgana sull’elipista «Rischio che elicotteri impattino coi gabbiani reali»

Per il G7 di Taormina doverebbero essere realizzate due elipiste. Il condizionale è d’obbligo vista la piega che hanno preso gli interventi previsti per l’incontro tra i potenti della Terra: in ritardo e ridotti all’osso. Ma sui due punti di atterraggio – in località Piano Porto la pista temporanea e accanto alla piscina comunale quella permanente – non ci dovrebbero essere molti dubbi. Tuttavia alcune perplessità sulle due opere vengono espresse dal Cutgana, il centro di ricerca dell’Università di Catania che gestisce la riserva dell’Isola Bella. Che punta il dito contro l’eliminazione di vegetazione tipica della macchia mediterranea, e denuncia il rischio che il via vai nei cieli che sovrastano l’area protetta possa interferire con la presenza dei gabbiani reali. 

Ieri il consiglio comunale della città ionica ha approvato la variante al piano regolatore, richiesta dalla conferenza di servizi del G7 per realizzare la pista nei campetti annessi alla piscina comunale di contrada Bongiovanni. L’assemblea cittadina ha ribadito che non vi sono oneri da attribuire proprio al Comune, ma le spese dovranno essere interamente a carico del governo nazionale. Incassato il via libera, si attenderà la ratifica della conferenza di servizi aggiornata a mercoledì in prefettura a Messina. Poi dovrebbe essere avviata la fase operativa. Le opere dovrebbero essere realizzate dai militari del genio dell’Aeronautica per realizzare le opere necessarie. Da ristrutturare ci sono anche le strade di accesso alle piste, segnate da piccole frane e avvallamenti. Previsti anche 220mila euro per consolidare il tetto della piscina.

Oggi il direttore del Cutgana Giovanni Signorello rende noto quanto ha spiegato in occasione della conferenza di servizi che coordina gli interventi. «Dall’esame della documentazione tecnica ricevuta – spiega – non si rilevano incidenze negative significative sulle quattro aree protette prossime ai luoghi oggetto di intervento. Tuttavia – sottolinea – si osserva che l’elisuperficie temporanea da realizzarsi in località Piano Porto prevede l’eliminazione di parte della vegetazione steppica a dominanza di Hyparrhenia hirta, inclusa come habitat prioritario di conservazione, nonché l’eradicazione di arbusti e alberi tipici della macchia mediterranea». Alla luce di questo, il Cutgana ricorda «la necessità, dopo la rimozione dell’elisuperficie in questione, di attuare interventi di ripristino dello stato originario dei luoghi ed eventuali misure di compensazione ambientale».

C’è poi il rischio che gli elicotteri si possano scontrare coi gabbiani reali. «Si fa presente – continua il direttore Signorello – che il decreto istitutivo della Riserva naturale orientata Isola Bella, vieta, nelle zone A e B, di sorvolare con veicoli non autorizzati, tranne che per motivi di soccorso e vigilanza, e che nello spazio aereo tra Capo S. Andrea e Capo Taormina potrebbero verificarsi, soprattutto nel mese di maggio, eventi di bird strike (impatto con gli uccelli ndr), dovuti alla presenza di numerosi esemplari di gabbiano reale Larus michahellis. Pertanto – conclude – si consiglia di escludere dai piani di volo degli elicotteri lo spazio aereo sopra indicato e, in particolare, lo spazio sovrastante la Riserva naturale Isola Bella».


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