Treni, la Regione ha investito lo 0,1% del bilancio Legambiente: «In Lombardia quintuplo delle corse»

Una cartina dove la Sicilia è soltanto una lingua di terra sottile, quasi una sbavatura rispetto al resto d’Italia. È questa la rappresentazione grafica più significativa per parlare della situazione dei treni nell’Isola. L’immagine è tratta dal rapporto Pendolaria 2016 di Legambiente sul trasporto ferroviario, e riguarda il rapporto tra popolazione e numero di persone che ogni giorno scelgono i treni per spostarsi.

Quello siciliano si conferma a livello nazionale lo scenario peggiore, con investimenti minimi da parte delle istituzioni, se si pensa che nel 2015 la Regione ha destinato soltanto lo 0,1 per cento del bilancio ai servizi ferroviari. Se si guarda agli ultimi tredici anni si scopre che in Sicilia il 93 per cento degli investimenti è stato fatto nelle strade, mentre soltanto il 4,7 sui binari. Il discorso non cambia poi se si confrontano il livello di servizi resi a fronte dei prezzi: secondo Legambiente, tra il 2010 e il 2016 i servizi in Sicilia sono stati tagliati del 12,1 per cento, mentre i prezzi dei biglietti sono aumentati mediamente del 7,7. I convogli che si muovono nella regione hanno una vita media di 23,2 anni; la terza più alta a livello nazionale dopo Abruzzo e Basilicata.

Tutto ciò quando la Regione ha finalmente firmato il primo contratto di servizio con Trenitalia. Un accordo biennale da 223 milioni, ritenuto propedeutico per quello decennale che dovrebbe partire quest’anno e concludersi nel 2026. In questo periodo, si legge nel rapporto, si prevedono investimenti «pari a 190 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni: 40 milioni in autofinanziamento da parte di Trenitalia e due tranche di 50 e di 100 milioni di euro da parte della Regione».

Tuttavia, in attesa che ai progetti seguano atti concreti, è inevitabile riflettere sulla situazione attuale. Che Legambiente definisce la peggiore d’Italia, con i treni che «non hanno visto un miglioramento rispetto ai decenni scorsi». Una frase forte ma non eccessiva, se si pensa che a oggi l’89 per cento della rete ferroviaria regionale rimane a binario unico e la metà non elettrificata. Tra i nodi più intricati ci sono ancora i tempi di percorrenza. A riguardo Legambiente suggerisce una rigenerazione dei vecchi treni pendolino, operazione che secondo l’associazione sarebbe «a bassissimo costo» e potrebbe andare bene per collegare le tre principali città. Al contempo, l’invito è a evitare quelli che vengono definiti investimenti «in infrastrutture non prioritarie».

E se chi viaggia tra Palermo, Catania e Messina difficilmente riesce a trovare convenienza nell’uso dei treni, se la passano peggio gli abitanti che vivono a ridosso delle tratte considerate secondarie. Per Legambiente, piuttosto che puntare sull’alta velocità nelle direttive principali, bisognerebbe investire in una serie di misure che potrebbero migliorare le condizioni di trasporto in più parti della Sicilia. Tra queste la linea Trapani-Palermo, il raddoppio della Catania Ognina-Catania Centrale e la velocizzazione della CataniaSiracusa

La fotografia diventa ancora più impietosa se si fa il paragone tra l’Isola e le regioni dove i treni sono un’asse fondamentale della mobilità. Per esempio, i residenti della Lombardia – che ha una popolazione doppia rispetto alla Sicilia – possono contare su 2.300 corse regionali giornaliere, mentre i siciliani si devono accontentare di appena 423. Con casi ai limiti dell’assurdo, come sulla Messina-Siracusa dove «la velocità media è di 64 chilometri orari» con una riduzione dei mezzi negli ultimi 15 anni del 41 per cento, con una riduzione anche dell’andatura media. A fare da contorno, infine, ci sono le condizioni di degrado in cui versano diverse stazioni e i lavori di ammodernamento che spesso fanno fatica a essere completati nei tempi previsti in fase progettuale.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]