Tra i 116 disegni di legge presentati nel 2016 dai 90 deputati – anche se in realtà portano la firma di appena 39 parlamentari -, non mancano le proposte normative sui generis: dalla tutela del gallo italico, lingua parlata da una minoranza in provincia di Enna, al premio per il miglior maestro artigiano, fino alla valorizzazione delle auto d’epoca e l’obbligo di formazione per le donne incinte per seppellire i bambini non nati. 

Si parte dal turismo legato alle attività sportive invernali, sicuramente meno noto di quello estivo per cui è famosa la Sicilia, ma caro ad alcuni territori, così come al deputato di Sicilia Democratica, Salvatore Giuffrida, che lo scorso luglio ha presentato due diversi disegni di legge per la promozione delle aree montane della Sicilia (con annessa istituzione di un fondo per la montagna). 

Di zone interne dell’Isola si occupa anche il ddl proposto dal vicepresidente vicario dell’Assemblea, Antonio Venturino, per il riconoscimento e la tutela della minoranza linguistica gallo-italica, parlata neolatina arrivata in Sicilia con le immigrazioni medievali. Oggi si può ancora sentire tra Nicosia, Piazza Armerina e Sperlinga, ma anche tra Randazzo e alcuni paesi dei Nebrodi. Particolare attenzione sembrano avere i deputati siciliani anche per il post-vita. Sia degli uomini quanto degli animali. Così il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, ha presentato una proposta di legge per istituire i cimiteri «destinati alla sepoltura di animali d’affezione». Mentre il deputato Salvatore Lentini, gruppo Misto, vorrebbe aggiornare le regole in materia funeraria e di polizia mortuaria, «con l’obiettivo – si legge nella relazione d’accompagnamento – di colmare il buco normativo che la Regione Sicilia ha rispetto tante altre regioni d’Italia». Infine il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo (Ncd), il più attivo tra i 90 inquilini di palazzo dei Normanni, ha proposto una legge per istituire l’obbligo di informazione per le donne incinte sulla possibilità di seppellire i bambini non nati entro la ventesima settimana. A Vinciullo si deve ancora la proposta di tutelare il tartufo di Sicilia. 

Tra le norme più creative c’è anche un ddl presentato dalla pentastellata Valentina Palmeri sul riconoscimento del titolo di Maestro artigiano e Bottega scuola alle imprese artigiane siciliane, mentre per Bernadette Grasso (Grande Sud-Pid) tra le priorità siciliane c’è la valorizzazione del «patrimonio storico collezionistico e dei veicoli d’epoca».

E se l’ultimo anno ha visto a sala d’Ercole i deputati stracciarsi le vesti in nome della spending review e del contenimento della spesa nelle società partecipate, non è mancato chi invece ha proposto l’istituzione di nuovi enti pubblici, come il deputato Nino Oddo (Pse), che ha presentato un ddl per la costituzione dell’Ente Parco di Erice, o il parlamentare dei Centristi per la Sicilia, Orazio Ragusa, firmatario del ddl che propone di istituire l’Autorità portuale regionale.