Città metropolitane, oggi l’insediamento dei sindaci Crocetta: «Bilancio regionale con utile da 636 milioni»

Si insediano oggi i sindaci metropolitani di Palermo, Catania e Messina. La poltrona più alta dell’area metropolitana del capoluogo sarà occupata da Leoluca Orlando, a Catania sederà Enzo Bianco e a Messina Renato Accorinti. I tre consigli metropolitani saranno presieduti dai rispettivi ex commissari straordinari, Manlio Munafò, Costanza Lentini e Filippo Romano. Le tre conferenze metropolitane saranno composte dai sindaci dei Comuni delle rispettive aree.

Nei Liberi Consorzi restano prorogati invece i poteri fino al prossimo mese di settembre per i commissari straordinari Roberto Barberi (Agrigento), Rosalba Panvini (Caltanissetta), Giuseppe Amato (Trapani), Antonio Lutri (Siracusa), Dario Cartabellotta (Ragusa), Angela Scaduto (Enna). Lo ha annunciato questo pomeriggio il presidente della Regione, Rosario Crocetta, secondo cui «le elezioni si svolgeranno entro il prossimo settembre, mentre alla fine dello stesso mese la riforma sarà conclusa».

Nel corso della conferenza stampa Crocetta ha anche annunciato che la Regione ha chiuso il bilancio consuntivo del 2015 con un utile di 636 milioni di euro. «Si tratta di un avanzo ben oltre le più rosee aspettative – ha sottolineato l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei -. Sono fondi che serviranno ad abbattere il disavanzo del 2014, che era stato di 6,371 miliardi e che dunque scenderà a 5,735 miliardi».

Insomma, secondo Crocetta, «l’azione di risanamento portata avanti negli ultimi anni comincia a maturare i suoi effetti. Questa cifra – ha aggiunto – non la vedevamo da diversi decenni. La nostra è stata un’azione complessiva di risanamento, tutte quelle azioni per le quali siamo stati considerati nemici del popolo cominciano a portare i loro frutti. Quante altre regioni hanno fatto utili nel 2015? Finiamola di dire che siamo l’ultima Regione, dalla spesa europea alla lotta alla mafia, dove nessuno ci deve insegnare nulla. Senza contare che abbiamo chiuso il Patto per lo sviluppo e trasformato l’Irfis in una banca».

Proprio sull’Irfis, trasformata tecnicamente in istituto con alcune funzioni bancarie, il governatore ha assicurato che «squadra che vince non si cambia»: ed ecco allora rinnovata la fiducia al consiglio d’amministrazione uscente, composto da Rosario Basile, Patrizia Monterosso e Salvatore Parlato.


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