Il Consiglio di giustizia amministrativa deciderà sulla richiesta di sospensiva - presentata dal ministero della Difesa - della sentenza del Tar di Palermo che ha dichiarato abusivi i lavori dell'impianto di telecomunicazione. Intanto oggi il comando militare degli Stati Uniti ha fatto arrivare una missiva in cui chiede di accedere al sito, sotto sequestro, per gestire i software e occuparsi della manutenzione
Muos, avvocatura Stato presenta lettera degli Usa Attesa nelle prossime ore la decisione del Cga
Il Consiglio di giustizia amministrativa deciderà nelle prossime ore, al massimo entro domani, sulla richiesta di sospensiva della sentenza del Tar di Palermo presentata dal ministero della Difesa. I giudici dovranno esprimersi cioè sugli effetti della storica decisione che il 13 febbraio scorso ha dichiarato abusivi i lavori per la realizzazione del Muos di Niscemi. La richiesta del ministero è che vengano congelate le conseguenze che potrebbero portare pure alla demolizione dell’impianto militare di telecomunicazioni Usa. In cambio la Difesa si impegnerebbe a non mettere in funzione le parabole.
Stamattina davanti al Cga l’avvocatura dello Stato ha presentato una lettera per conto del comando militare degli Usa. Una missiva in cui si chiederebbe l’accesso al sito con urgenza per ragioni legate alla manutenzione degli impianti e di gestione dei software. Non riuscirebbero cioè a eseguire le operazioni necessarie solo tramite remoto.
Alla richiesta degli Stati Uniti si sono opposti gli avvocati del movimenti No Muos, Nello Papandrea e Paola Ottaviano. «E’ fuori tempo massimo», spiega Papandrea che sottolinea anche la mancanza di una spiegazione basata su elementi tecnici. «Dire di avere l’urgenza di accedere, pena il rischio che l’impianto venga danneggiato, senza però allegare alcuna relazione tecnica, non rappresenta una prova».
Si aspetta una decisione del Tar nelle prossime ore. «Anche se – precisa il legale – qualunque decisione prendano i giudici, se sospendere o no gli effetti della sentenza del Tar, resta il sequestro che è un decreto penale. E finché è vigente quello, qualsiasi decisione non aggiungerebbe nulla».
Intanto, è stata fissata per l’8 luglio l’udienza del Cga che dovrà decidere sul merito della sentenza del Tar di Palermo. Stamani davanti alla sede del Consiglio di giustizia amministrativa erano presenti anche gli attivisti No Muos con un presidio.