Regione, l’abolizione a metà delle Province A rischio stipendi, sedi scolastiche e servizi

Sembra che Catania, in questi giorni, sia diventata la città più gettonata a Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano. Se il caso Sac (la società che gestisce l’aeroporto di Fontanarossa), di fatto, blocca da due settimane i lavori di Sala d’Ercole, un’altra società, la Pubbliservizi spa, che fa capo alla Provincia regionale di Catania è stata al centro della riunione della commissione Bilancio e Finanze del Parlamento dell’isola. Il tema è sempre lo stesso: la mancanza di soldi. Il governo di Rosario Crocetta e l’Ars hanno commissariato le nove Province regionali. E le hanno lasciate senza soldi. Tra qualche mese ci saranno problemi anche per pagare i dipendenti e per le società controllate dalle stesse Province. A cominciare dalla già citata Pubbliservizi, dove prestano servizio circa 400 lavoratori. Nelle stesse condizioni, ma con meno dipendenti, è Palermo Energia, società controllata dalla Provincia di Palermo dove a rischiare sono circa 140 dipendenti. Idem per Caltanissetta Service in house providing che ha un numero di addetti molto limitato.

Ieri, insomma, si è parlato delle Province siciliane, commissariate e abbandonate dal governo Crocetta. Nella legge sull’esercizio provvisorio sono stanti stanziati sei milioni di euro. Una cifra irrisoria, rispetto a quanto occorre per le Province: circa 200 milioni all’anno, ha ricordato il vice presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta. Non parliamo più dei soldi che servirebbero per la manutenzione delle strade provinciali, da due anni completamente abbandonate. Lo stesso discorso vale per gli edifici dove hanno sede le scuole superiori, la cui manutenzione, in teoria, è affidata sempre alle Province che ci sono ancora e non sono state mai abolite. Così come per le altre competenze provinciali: per esempio, i servizi in favore delle fasce deboli della società.

In tutto questo governo e Ars hanno abolito presidenti e consigli provinciali, ma hanno lasciato a metà la riforma di questi enti intermedi. Sulla carta esistono sia i liberi consorzi di Comuni – che non sono affatto liberi, perché istituiti da una legge regionale in contraddizione con l’articolo 15 dello Statuto che prevede che siano gli stessi Comuni e non la Regione a stabilire come associarsi -, sia le aree-città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Ma sono mostri lasciati senza funzioni: inutili. Basti pensare che le stesse aree-città metropolitane, senza il completamento della riforma, non possono utilizzare i fondi europei.

In questo scenario da ultimi giorni di Pompei l’Ars si prepara a esaminare il nuovo mutuo da un miliardo e 776 milioni di euro (e ne parlerà la prossima settimana). Di farsi restituire i soldi che Roma ha prelevato dai conti sempre più sbrindellati della Regione non se ne parla. In ogni caso, ammesso che la Cassa depositi e prestiti eroghi questo nuovo mutuo (i dubbi che ciò non avvenga ci sono), resta da chiedersi che succederà una volta che l’importo volerà via in spese correnti. Faranno un altro mutuo? O licenzieranno migliaia di persone? Dubbi che l’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei non ha ancora chiarito.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]