Due siciliani a bordo del Norman Ore di ansia a Rocca di Caprileone

C’erano anche due siciliani a bordo del traghetto Norman Atlantic andato in fiamme ieri tra l’Italia e l’Albania.

Si tratta di Giuseppe Mancuso, 57 anni, camionista di Rocca di Caprileone (Messina) di cui non si hanno notizie. A renderlo noto, il sindaco del comune nebroideo, Bernadette Grasso, secondo la quale l’ultimo contatto dell’uomo con la famiglia è avvenuto alle cinque di ieri mattina. 

E’ riuscito invece a rassicurare i familiari Francesco Romano di Trapani che a bordo della nave svolgeva funzione di secondo ufficiale di macchina. 

La nave era partita dalla Grecia e diretto ad Ancona con 478 persone a bordo, l’incendio è scoppiato intorno alle 4.30 di domenica mattina. 

Nonostante le pessime condizioni atmosferiche, le operazioni di salvataggio non si sono mai fermate. Navi ed elicotteri hanno tratto in salvo i naufraghi ma il bilancio delle vittime è pesante: sette i corpi finora recuperati. 

I superstiti stanno raccontando proprio in queste ore quanto successo. Parlano di momenti di terribili momenti di panico e di disorganizzazione nella gestione dell’emergenza. Se sia vero o meno, se ci sono responsabilità o se si è trattato di una tragica fatalità, lo stabiliranno le Procura di Brindisi e Lecce che hanno aperto un’inchiesta. 

Il comandante, Argilio Giacomazzi, è stato l’ultimo ad abbandonare la nave, con gli uomini della Marina Militare. Un gesto che fa notizia per le note vicende della Costa Concordia e del suo comandate, Francesco Schettino, che nella tragedia di due anni fa, quando la sua nave si incagliò di fronte all’Isola del Giglio,  abbandonò la nave prima dei passeggeri. 


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