Palermo in vena di regali di Natale A Bergamo un pari dal sapore di beffa

Il Palermo si fa contagiare dal clima natalizio e, sotto l’albero, fa un regalo all’Atalanta. Il 3-3 rocambolesco maturato allo stadio Atleti azzurri d’Italia di Bergamo nella sedicesima giornata è frutto di una gentile concessione dei rosanero che, in vantaggio di due reti in due circostanze diverse, non hanno saputo chiudere una gara ampiamente alla portata e praticamente a senso unico nel primo tempo. 

Una doppietta di un super Vazquez (da antologia il secondo gol realizzato con un pallonetto dalla distanza) introdotta da un altro acuto di Rigoni, vestito ancora una volta con l’abito del goleador, non bastano al Palermo per chiudere con il botto un 2014 ricco di soddisfazioni e conquistare l’intera posta in palio. Il punto ottenuto a Bergamo consente agli uomini di Iachini di proseguire la serie positiva e centrare il record degli otto risultati utili consecutivi (striscia che non si era mai verificata in serie A nell’era Zamparini), ma sulla soddisfazione alimentata da questo traguardo prevale l’amarezza prodotta dal modo in cui è maturato il risultato finale.
Un verdetto del campo dal sapore di beffa per i rosanero che devono fare il mea culpa avendo in pratica perso due punti dopo avere gettato al vento una vittoria ormai in tasca. Demeriti da dividere, in ogni caso, anche con l’arbitro Orsato che, sul risultato di 2-0 in favore dei rosa nella porzione finale del primo tempo, ha riaperto la gara con una decisione cervellotica assegnando ai padroni di casa un rigore molto generoso (Denis, autore del gol dagli undici metri, accentua la caduta al momento della spinta del connazionale Munoz). In ogni caso è la compagine di Iachini (allontanato dal direttore di gara dopo l’episodio del penalty) a doversi mordere le mani ed assumersi senza alibi le proprie responsabilità. 

La splendida squadra ammirata nel primo tempo, nella ripresa è rientrata in campo con le gambe molli e con un atteggiamento sbagliato, tipico di chi inconsciamente ha creduto di avere vinto una volta in vantaggio per 3-1. Un grave errore di valutazione. Piuttosto che mortificare le velleità di rimonta dei nerazzurri (oggi in maglia verde), il Palermo ha riacceso le speranze dei padroni di casa che, comunque, hanno avuto il merito di crederci sino all’ultimo e alla fine sono stati premiati strappando con le unghia e con i denti un pareggio che ha del clamoroso. Clamoroso perché nella prima frazione di gioco c’era stata in campo una sola squadra, un Palermo a tratti devastante trascinato da un ottimo Vazquez – El Mudo si sblocca dopo tre mesi di digiuno – e assolutamente padrone del campo al cospetto di un’Atalanta stordita e in stato confusionale. Le partite, però, durano 90 minuti. 

Nella ripresa si è ribaltato il copione dominato dalla reazione di orgoglio di un’Atalanta mai doma, a segno prima con Moralez (tap-in vincente su corta respinta di Sorrentino) e poi con Denis agevolato da una disattenzione di Andelkovic. Decisive anche le mosse di Colantuono che, affidandosi ad uno spregiudicato 4-2-4 in fase offensiva, con gli inserimenti di Bianchi e Gomez ha dato nuova linfa alla squadra creando i presupposti giusti per provare il miracolo. E le strategie del tecnico di Anzio (ex rosanero) hanno avuto effetto. 

Al Palermo, che al di là di tutto ha dimostrato di essere in salute, non resta che recriminare sugli errori commessi e sulla mentalità con la quale è scesa in campo nella ripresa. Commettere degli errori è fisiologico ma fa riflettere il gap tra la squadra irresistibile scesa in campo nel primo tempo e l’immagine di quella opaca vista nella seconda frazione di gioco. 

Una forbice che, complice un calo fisico, ha tarpato le ali alla squadra. Queste considerazioni amplificano il senso di rammarico e oscurano in parte i grandi meriti di un Palermo che avrebbe i mezzi e le potenzialità per diventare grande ma che, alla luce dei segnali emersi oggi, non ha ancora quella malizia e quel cinismo necessari per leggere con efficacia le situazioni favorevoli e compiere il definitivo salto di qualità.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]